Attacchi di Panico
L’attacco di panico è fondamentalmente un attacco d’ansia potenziato con un accentuazione dei sintomi psico-fisiologici indicatori dello stato di sofferenza ( palpitazioni, tachicardia, sudorazione, vertigini, brividi, senso di soffocamento e di svenimento, perdita dell’orientamento e del senso di sé, vuoti di memoria, paura di morire). L’attacco di panico è paragonabile ad un black-out cerebrale, in cui l’organismo non trovando vie d’uscita ad un problema (spesso di natura inconscia) implode tutte le tensioni emotive “dentro” se stesso. Psicologicamente è assimilabile alla classica situazione del vicolo cieco in cui indietro non si può tornare, ma davanti la strada è bloccata.
Se ne può uscire ?
Anche se l’attacco di panico risulta molto angosciante e invalidante per il soggetto, le statistiche dicono che se ne esce gradualmente facendosi aiutare all’interno del processo d’aiuto psicoterapico. Nelle prime fasi, il compito di quest’ultimo sarà proprio quello individuare le situazioni a “rischio” nell’ intento di evitarle radicalmente, attuando così una schermatura protettiva del soggetto che permetterà l’approdo ad uno stato di maggiore tranquillità e sicurezza di sè; ciò renderà possibile nella seconda fase , l’analisi più approfondita delle situazioni di vita conflittuali che hanno generato l’impasse emotivo nella prospettiva di una loro significativa trasformazione esistenziale.